CLUB ALPINO ITALIANO
SEZ. IMPERIA - ALPI MARITTIME

Alpinismo- Monte Rosa- Breithorn

Domenica 8 e Lunedì 9 Agosto– ALPINISMO

GRUPPO DEL MONTE ROSA

(Alpi Pennine-Valle d'Aosta)

 

Quest'anno si è deciso di fare l'attività su ghiacciaio con un unico punto di partenza, ma con differenti mete e differenti difficoltà.

 

Breithorn centrale (4159 m) e Breithorn Occidentale (4165 m)

Direttori: G. Borsotto- E. Norzi

Difficoltà : F+

 

Roccia Nera (4075 m) e Gemello del Breithorn (4106 m)

Direttori: M. Zat- E.Ricci-M. Novaro

Difficoltà: PD+

 

Dislivello in salita: 1° giorno 763 m- 2° giorno 900/1000 m a seconda del percorso

 

Accesso stradale: da Imperia in autostrada fino a Chatillon- Saint Vincent. Quindi si risale tutta la Valtournanche fino a Cervinia dove si parcheggia dagli impianti.- totale 330 km- 4 ore

 

Escursione in ambiente glaciale con spettacolari panorami sul Cervino, sulle Cime del Monte Rosa e le montagne svizzere.

 

Domenica 8 Agosto

Da Cervinia (2050 m) con il primo tratto di funivia si raggiunge Plan Maison (2554 m). Di qui si sale a piedi fino al Rifugio Teodulo (3317 m) dove si pernotta.

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Lunedì 9 Agosto

Dal Rifugio inizialmente si sale a fianco delle piste da sci di Plateau Rosa fino alla Gobba di Rollin (3899 m). A questo punto il percorso dei due gruppi si divide: a destra verso la Roccia Nera e a sinistra verso il Breithorn.

Ritorno sullo stesso percorso scendendo fino alla partenza della funivia di Testa Grigia (3480 m) con la quale agevolmente si torna alle auto.

 

Materiale obbligarorio: Imbraco, casco, piccozza, corda, ramponi, vestiario tecnico adeguato.

 

I direttori di gita si riservano di verificare l'idoneità dei partecipanti.

 

 

giro dell'Argentera

 

Sabato 31 luglio e Domenica 1 agosto- Trekking

Al cospetto della Regina delle Marittime”

( Valle Gesso)

Attenzione!!!!!!!!

Causa avverse previsioni meteo l'escursione è annullata

 

Direttori: Giovanni Ardissone - Elisabetta Cremaschi- Giuliana Restani

Difficoltà: EE.

Dislivello in salita: 1° giorno: m 1500- 2° giorno: m 200

Dislivello in discesa: 1° giorno: m 400- 2° giorno: m 200+ 700

Tempo complessivo: 1° giorno : 6 h e 30' / 7 h e 30'- 2° giorno : 4 h e 30' / 5 h

Note: il percorso è consigliato solo per esursionisti esperti che sappiano muoversi su terreni impervi.

E' una traversata lunga e impegnativa in ambiente severo ed appartato che offre vedute da una prospettiva inconsueta sul Canalone di Lourousa e sul Corno Stella.La prima parte del percorso ci porterà a giungere fin "sotto" al bivacco Varrone luogo di partenza per salire il canalone di Lorusa, del quale si avrà una bella e inconsueta visuale. Si inizierà a risalire il passo de Souffi che richiederà, come tutto il percorso, se pur difficile e al limite dell'alpinismo, passo fermo e deciso da qui necessario per percorrere il selvaggio Vallone del Souffi  teatro di un incidente aereo (1963) ed arrivare al rifugio Bozano dopo alcune ore di cammino, luogo dove si cena e pernotta. L'indomani si proseguirà per il rifugio Remondino attraversando su una pietraia le imponenti pareti dell'Argentera  e della Madre di Dio e seguendo un'aereo sentiero attrezzato con un cavo fisso si arriverà ad incontrare il sentiero che ci porterà al rifugio Remondino da dove riprendere il sentiero che ci riporterà alle auto al Pian della Casa.

 

Ritrovo: Ore 5 di Sabato 31 luglio- lungo la SS28 presso il parcheggio del Bar- Ristorante “ Le Cave”

Accesso Stradale: Imperia SS 28 fino a Ceva ( 80 km)- Autostrada A6 fino a Mondovì- poi, passando per Pianfei, direzione Boves- Borgo San Dalmazzo, da dove si seguono le indicazioni per la Valle Gesso fino a giungere a Terme di Valdieri (1368 m). Totale 157 km- 3h e 30' circa. Parcheggio immediatamente prima dell'ingresso in paese allo sbocco del Vallone di Lourousa.

Alcune macchine saranno lasciate al Piano della Casa del Re (parcheggio poco oltre il Gias delle Mosche -m 1591) prima di partire per l'escursione, al fine di agevolare il rientro.

Cartine: Fraternali- Foglio 15-” Valle Gesso” (1/25000)

Cartoguida Blu n° 1- “ Parco Naturale delle Alpi Marittime” 1/25.000

Sabato 31 luglio

Da Sant'Anna di Valdieri (m 1370) si imbocca il Vallone di Lourousa, si sale al Bivacco Varrone (m 2235), al Passo del Souffì (m 2530) e al Rifugio Bozano (m 2453)

Domenica 1 agosto

Dal Rifugio i segni giallo-rossi ci guidano pianeggiando nelle immense pietraie delle pareti occidentali dell'Argentera e con lungo semicerchio l'itinerario costeggia la base delle ardite Cime dei Camosci, De Cessole e Maubert, quindi la traccia, con alcune serpentine, raggiunge l'esile selletta erbosa alla Bassa della Madre di Dio ( 2455 m). Sull'opposto versante una serie di canalini e di colletti alcuni attrezzati con corda fissa rendono il procedere non banale, fino a portarci alla base del Vallone Assedras, occupato da una pietraia costituita da enormi blocchi instabili. Risalendo brevemente la sponda opposta del vallone si intercetta la comoda mulattiera che in breve conduce al Remondino ( m 2430) e quindi al parcheggio del Gias delle Mosche ( m 1591).

 

 

 

All'atto dell'iscrizione ad una gita, il partecipante si impegna ad osservare quanto segue:

 in considerazione dei rischi e dei pericoli inerenti allo svolgimento dell'attività in montagna, esonera il CAI e i direttori di gita da ogni responsabilità civile per infortuni che avessero a verificarsi durante la gita sociale;

 il Capo gita rappresenta ad ogni effetto la direzione; egli ha facoltà di modificare il programma, l'orario e l'itinerario. Tutti i partecipanti devono uniformarsi alle sue istruzioni;

 in caso di avverse condizioni meteorologiche e ambientali la gita potrà essere annullata, sostituita o rimandata a data da destinarsi;

 accettare con spirito di collaborazione le direttive dei direttori di gita, evitando di creare situazioni difficili o pericolose per la propria e l'altrui incolumità;

 i partecipanti sono tenuti ad osservare le istruzioni dell’organizzatore ed a tenere un comportamento confacente al buon vivere sociale;

 rimanere uniti nella comitiva evitando "fughe" o inutili ritardi e non seguire, senza autorizzazione, percorsi diversi da quello stabilito dal capo gita;

 nel caso che un partecipante decidesse di allontanarsi volontariamente dalla gita in corso, esso viene dichiarato “fuori gita” dai capi gita alla presenza di testimoni;

 nelle gite che presentino difficoltà alpinistiche e/o escursionistiche è data facoltà al capo gita di valutare l'idoneità dei partecipanti e di unirli eventualmente ad altra comitiva con programma meno impegnativo, o di escluderli;

 le gite di scialpinismo o con racchette da neve potranno subire variazioni in base alla situazione di innevamento. Per tutti i partecipanti all'attività scialpinistica è obbligatorio avere al seguito l'apparecchio A.R.V.A., pena l'esclusione dalla gita stessa;

 i partecipanti alle gite devono obbligatoriamente disporre di idoneo equipaggiamento, adeguato alle caratteristiche tecniche e ambientali della gita (sono vietate le "scarpe da ginnastica" o le calzature basse in genere), pena l’esclusione dalla gita stessa;

 i minori devono essere accompagnati da persone adulte, garanti e responsabili;

 la tempestiva iscrizione alle gite è condizione indispensabile ed inderogabile per la partecipazione; essa deve essere comunicata in sezione entro la data indicata sul programma, in modo da consentire eventuali prenotazioni di rifugi ed attivare - se richiesta - l'assicurazione infortuni prevista per i partecipanti alle attività sociali del Club Alpino Italiano;

 in caso di prenotazione di rifugi o alberghi è necessario versare una caparra;

 il programma dettagliato della gita sarà esposto in Sede entro il giovedì precedente allo svolgimento della gita con l’indicazione dell’attrezzatura necessaria;

 l’equipaggiamento indicato è da considerarsi obbligatorio;

 per le gite in pullman, la quota di partecipazione deve essere versata all'atto dell'iscrizione; i Soci hanno diritto alla precedenza, nei confronti degli altri partecipanti, fino alla data prevista per la prenotazione, come da calendario;

 la partecipazione alle gite è aperta a tutti i soci CAI ed ai simpatizzanti (vedi assicurazioni non soci);

 al Capo gita è data la facoltà di valutare l’idoneità dei partecipanti ed eventualmente escluderli dalla stessa.

 avere sempre con sé un documento d’identità e la tessera CAI (per i soci);

 

Le escursioni si svolgono su sentieri ed in ambienti che per propria natura possono presentare margini di rischio che non possono essere del tutto eliminati attraverso le tecniche di sicurezza che verranno sempre e comunque adottate. Il partecipante, dunque, deve essere pienamente consapevole del fatto che un escursione su sentiero può presentare pericoli oggettivi “ineliminabili”.

 

Piazza Ulisse Calvi, 8 - 18100 Imperia – – tel/fax 0183 273509

info@caiimperia.com web : www.caiimperia.com

 

 

 

Corborant

 

Domenica 25 luglio 2021- Alpinismo

Cima di Corborant ( 3010 m)

(Alpi Marittime Occidentali- Alta Valle Stura)

Attenzione!!!!!!!!!!!!!

causa avverse previsioni meteo l'escursione  è anticipata a sabato 24 luglio.

 

Direttori di Gita: Gianni Calvi- Luca Ghirardo

Difficoltà: EE/F+ ( un passaggio di II +)

Dislivello in salita: 1310 m

Tempo di salita: 2 h 30 m

Lunghezza percorso: km. 17,000

Accesso stradale:Imperia- Borgo San Dalmazzo- Demonte -Aisone- Pianche- Bagni di Vinadio- San Bernolfo -circa 180 km- 3h e30'

Cartina: Fraternali Editorre- Alta Valle Stura – 1/25000

 

Escursione da non sottovalutare; che richiede preparazione fisica e capacità di compiere passaggi di arrampicata per cui i Direttori di Gita si riservano l'idoneità dei Soci che intendessero partecipare alla gita.

 

Descrizione dell’itinerario: dallo spiazzo poco a monte di San Bernolfo si percorre la sterrata che, verso sud-ovest, risale sul lato sinistro idrografico l'ampio vallone percorso dal Rio Corborant. A quota 2250, dopo aver risalito ampi tornanti, si prende a destra un sentiero che taglia un ripido pendio e, dopo aver attraversatoi una zona caratterizzata da rocce mnontonate,si porta nella conca del Lago Lausfer Inferiore ( m. 2501- circa ore 2 e 30' dalla partenza) e poi al Lago Lausfer Superiore (m 2580). Si continua poi lungo la traccia (ometti) che passa alla base dei contrafforti della Punta Gioffredo e si dirige verso l'evidente ripido canale posto tra il Gendarme ( a destra) e la Cima del Corborant ( a sinistra), che si risale incontrando il caratteristico “Buco alla Marmotta” superabile sfruttando i numerosi pioli infissi al suo interno, per giungere in breve alla Forcella Est del Corborant ( m 2900- 3h e 30'), che si affacccia sul Vallone dell'Ischiator. Volgendo a sinistra si attacca un tratto di rocce inclinate attrezzato con catene e quindi, ripresa la traccia segnalata da bolli rossi ed ometti, attraverso successiivi risalti, via via più agevoli si raggiunge la vetta ( m 3010- 4 h ). La discesa si effettua per lo stesso itinerario di salita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

All'atto dell'iscrizione ad una gita, il partecipante si impegna ad osservare quanto segue:

 in considerazione dei rischi e dei pericoli inerenti allo svolgimento dell'attività in montagna, esonera il CAI e i direttori di gita da ogni responsabilità civile per infortuni che avessero a verificarsi durante la gita sociale;

 il Capo gita rappresenta ad ogni effetto la direzione; egli ha facoltà di modificare il programma, l'orario e l'itinerario. Tutti i partecipanti devono uniformarsi alle sue istruzioni;

 in caso di avverse condizioni meteorologiche e ambientali la gita potrà essere annullata, sostituita o rimandata a data da destinarsi;

 accettare con spirito di collaborazione le direttive dei direttori di gita, evitando di creare situazioni difficili o pericolose per la propria e l'altrui incolumità;

 i partecipanti sono tenuti ad osservare le istruzioni dell’organizzatore ed a tenere un comportamento confacente al buon vivere sociale;

 rimanere uniti nella comitiva evitando "fughe" o inutili ritardi e non seguire, senza autorizzazione, percorsi diversi da quello stabilito dal capo gita;

 nel caso che un partecipante decidesse di allontanarsi volontariamente dalla gita in corso, esso viene dichiarato “fuori gita” dai capi gita alla presenza di testimoni;

 nelle gite che presentino difficoltà alpinistiche e/o escursionistiche è data facoltà al capo gita di valutare l'idoneità dei partecipanti e di unirli eventualmente ad altra comitiva con programma meno impegnativo, o di escluderli;

 le gite di scialpinismo o con racchette da neve potranno subire variazioni in base alla situazione di innevamento. Per tutti i partecipanti all'attività scialpinistica è obbligatorio avere al seguito l'apparecchio A.R.V.A., pena l'esclusione dalla gita stessa;

 i partecipanti alle gite devono obbligatoriamente disporre di idoneo equipaggiamento, adeguato alle caratteristiche tecniche e ambientali della gita (sono vietate le "scarpe da ginnastica" o le calzature basse in genere), pena l’esclusione dalla gita stessa;

 i minori devono essere accompagnati da persone adulte, garanti e responsabili;

 la tempestiva iscrizione alle gite è condizione indispensabile ed inderogabile per la partecipazione; essa deve essere comunicata in sezione entro la data indicata sul programma, in modo da consentire eventuali prenotazioni di rifugi ed attivare - se richiesta - l'assicurazione infortuni prevista per i partecipanti alle attività sociali del Club Alpino Italiano;

 in caso di prenotazione di rifugi o alberghi è necessario versare una caparra;

 il programma dettagliato della gita sarà esposto in Sede entro il giovedì precedente allo svolgimento della gita con l’indicazione dell’attrezzatura necessaria;

 l’equipaggiamento indicato è da considerarsi obbligatorio;

 per le gite in pullman, la quota di partecipazione deve essere versata all'atto dell'iscrizione; i Soci hanno diritto alla precedenza, nei confronti degli altri partecipanti, fino alla data prevista per la prenotazione, come da calendario;

 la partecipazione alle gite è aperta a tutti i soci CAI ed ai simpatizzanti (vedi assicurazioni non soci);

 al Capo gita è data la facoltà di valutare l’idoneità dei partecipanti ed eventualmente escluderli dalla stessa.

 avere sempre con sé un documento d’identità e la tessera CAI (per i soci);

 

Le escursioni si svolgono su sentieri ed in ambienti che per propria natura possono presentare margini di rischio che non possono essere del tutto eliminati attraverso le tecniche di sicurezza che verranno sempre e comunque adottate. Il partecipante, dunque, deve essere pienamente consapevole del fatto che un escursione su sentiero può presentare pericoli oggettivi “ineliminabili”.

 

Piazza Ulisse Calvi, 8 - 18100 Imperia – – tel/fax 0183 273509

info@caiimperia.com web : www.caiimperia.com

 

 

Enciastraia

ESCURSIONISMO

Domenica 11 luglio 2021

MONTE ENCIASTRAIA 2955 m e ROCCA DEI TRE VESCOVI 2868 m

(Valle Stura)

 

Direttori: Luca Ghirardo- Elena Norzi

Difficoltà: EE

Dislivello in salita: 975 m + 200 m per la Rocca Tre vescovi
Accesso stradale: Imperia – Ceva – Mondovì – Borgo San Dalmazzo – Bersezio – Ferriere ( 1980 m- 200 km circa – ore 3.30)

Cartografia : IGC- foglio 7 – Valli Maira Grana e Stura- 1/50.000

Escursione molto appagante che, seppure priva di particolari difficoltà, presenta considerevole sviluppo (circa km 16 tra andata e ritorno) e richiede comunque allenamento e capacità di muoversi su terreni accidentati e sfasciumi.

Itinerario: Ad Ovest dell’abitato di Ferriere ( 1980 m) si prende il sentiero P39 che, inoltrandosi a mezza costa nel Vallone omonimo, tocca il Gias Colombart Soprano (mt. 2250) e, aggirate le pendici di Quota 2383, raggiunge la Bassa di Colombart (mt. 2461 – ore 1.45/2.00), grandioso belvedere su cui è posta caratteristica edicola. Si prosegue ora su carrareccia ex militare e in breve si arriva al Colle di Puriac (mt. 2506 – ore 2.00/2.15). Dal Colle il sentiero, sempre evidente (segni rossi/gialli – ometti), si allunga poco sotto lo spartiacque, contorna diversi costoni a tratti erbosi, attraversa la pietraia sottostante la Rocca dei Tre Vescovi fino a giungere al bivio di Quota 2650. Si tralascia la traccia a sinistra (che porta al Colle Vigne) e si segue il tracciato (segni gialli) che, tra sfasciumi, con ampio semicerchio verso nord, attraversa la pietraia sottostante il M.te Enciastraia e con successive balze raggiunge una spalla (Colle Enciastraia – mt 2900). Di qui si volge decisamente a sinistra e, sempre seguendo il percorso indicato dai segni gialli, si superano le ultime ripide pendici fino a raggiungere la sommità del M.te Enciastraia (mt. 2955 – ore 3.00/3.30).

Ritorno: Si scende lungo l’itinerario di salita e, raggiunto il bivio di Quota 2650, si prende il sentiero (tralasciato all’andata) che porta in direzione Colle Vigne. In prossimità del Colle, si svolta a sinistra e si sale faticosamente lungo la traccia via via più ripida (segni rossi) che, con direzione Sud, inerpicandosi sulla cresta su fondo sdrucciolevole (porre attenzione), raggiunge la cima della Rocca Dei Tre Vescovi (mt. 2868 – ore 0,45/1.00 circa da Quota 2650).

Scesi nuovamente a Quota 2650, si ritorna a Ferriere seguendo a ritroso l’itinerario effettuato all’andata.

 

I Direttori di Gita si riservano la facoltà - in base alle condizioni della montagna ed alle previsioni meteorologiche, nonché tenuto conto del numero dei partecipanti - di effettuare la gita in giornata ovvero di prevedere lo spostamento ed il pernottamento in struttura della zona il giorno precedente.

Prenotazioni con ampio anticipo.