CLUB ALPINO ITALIANO
SEZ. IMPERIA - ALPI MARITTIME

Punta Udine- Alpinismo

Sabato 26- Domenica 27 Agosto- ALPINISMO

PUNTA UDINE (3022 m )

(Alta Valle Po)

 

Direttori: Tiziano Casanova - Andrea Dani Tel.. 339 612 0048

Dislivello in salita: 1000 m

Difficoltà: F/F+

Attrezzatura: imbrago, caschetto, longe (due cordini/fettucce), due moschettoni con ghiera.

 

Accesso stradale: Imperia - SS 28 del Colle di Nava fino a Ceva - A6 fino a Fossano - imbocco Valle Po e salita fino a Pian del Re (2020 m) Ampio parcheggio a pagamento (quota di sosta giornaliera)

Cartografia: IGC - Foglio 106 “Monviso - Sampeyre-Bobbio Pellice” 1/25.000

 

Giro dallo sviluppo contenuto, nel cuore del Parco del Monviso, salendo uno dei “satelliti” del Re di Pietra. Il contenuto dislivello permette di effettuare l’ascensione in giornata.

 

Descrizione dell’itinerario: dal parcheggio di Pian del Re si traversa dapprima la Sorgente del Po e si sale verso il Lago Fiorenza, poi a destra verso il Rifugio Giacoletti, che si raggiunge in poco più di due ore dalla partenza, sotto la cresta est della Punta Udine. Costeggiando le bellissime pareti della montagna, si risale il canale sul lato destro facilitati da numerose corde fisse (possibilità di assicurarsi con imbrago e longe da ferrata) raggiungendo così il Colle del Porco (2920m). Dal Colle, si piega a sinistra seguendo le tracce di sentiero sul versante francese che risale un pendiocanalone di rocce dove si incontrano alcuni passaggi in cui ci si deve aiutare con le mani (F/F+) per raggiungere l’aerea vetta con la croce, molto esposta sul versante italiano. Ritorno: per la stessa via di ascesa.

 

 

Monte Salza e Monte Mongioia- Escursionismo

Sabato 29 - Domenica 30 luglio 2023

Monte Salza (m 3326) – Monte Mongioia (Bric de Rubren) (m 3340)

Alpi Cozie – Valle Varaita

Direttori: Luca Ghirardo - Gianni Calvi

 

Escursione molto lunga che, seppur priva di particolari difficoltà, richiede allenamento e capacità di adattamento. Occorrerà essere totalmente autosufficienti sia per il cibo sia per il pernotto, oltre che, naturalmente, per le usuali dotazioni da escursionismo.

È previsto, infatti, l’alloggiamento nel confortevole Bivacco Franco Boerio e si renderà necessario portare adeguato numero di tende in ragione dei partecipanti per l’ipotesi in cui non si dovessero trovare posti a sufficienza.

La proposta è quella di creare due gruppi: i partecipanti del primo gruppo raggiungeranno il Bivacco Boerio già il sabato e saliranno il Monte Salza. Il secondo gruppo, invece, alloggerà a Sant’Anna di Bellino (in tenda o, su iniziativa esclusiva dei partecipanti che lo desiderassero, presso il Rifugio Melezé) e salirà al Bivacco Boerio la domenica mattina.

La domenica, riuniti i due gruppi, si salirà tutti insieme al Mongioia e, dopo avere raggiunto la vetta, si ritornerà a Sant’Anna di Bellino percorrendo a ritroso la via di salita.

La ricompensa di tanta (sana) fatica sarà la condivisione di una bella esperienza tra amici ed una vista superlativa dalla/e cima/e ed anche lungo tutto il percorso che attraversa paesaggi diversi e sempre affascinanti.

 

Difficoltà: EE

Quota partenza: m 1850

Quota cima: m 3326 (Monte Salza) - m 3340 (Mongioia)

Dislivello salita: fino al Bivacco F. Boerio: 1240 ca.

totale fino al Monte Salza: 1480 ca.

totale fino al Monte Mongioia: 1500 ca.

Tempo di salita: fino al Bivacco F. Boerio: ore 3.30/4.00

dal Bivacco F. Boerio al Monte Salza: ca. ore 1.00

dal Bivacco F. Boerio al Mongioia: ca. ore 1.00

Cartografia 1:25.000: Fraternali Editore n. 17 – Alta Val Varaita

Bibliografia web: https://www.gulliver.it/itinerari/mongioia-monte-o-bric-de-rubren-da-santanna-per-il-vallone-di-rui/

https://www.gulliver.it/itinerari/salza-monte-da-santanna-2/

 

Accesso stradale: Imperia – Mondovì - Fossano - Villafalletto - Costigliole Saluzzo - Sampeyre - Casteldelfino - Sant’Anna di Bellino - parcheggio a monte (km 190 - circa 3.15 h).

 

Itinerario per il Bivacco F. Boerio: dal parcheggio, sotto l’incombente presenza della Rocca Senghi, tralasciato a sinistra il ramo che volge verso il Piano Traversagn, si prende la sterrata a destra (Sentiero U26-U67) che, traversato un ponte (cartello divieto di transito), in breve giunge ad un bivio: si prende la mulattiera che stacca a destra e si raggiunge un gruppo di baite (o, meglio, grange: “Dei sacri confini guardia sicura” si legge sulla facciata di una di queste). Lasciata a destra la traccia che porta alla Rocca Senghi, si prosegue oltre sul sentierino, si perde leggermente quota e, oltrepassato il torrente Varaita di Rui su un solido ponte in legno, si perviene alla base di un ripido costone prativo, solcato da tracce e smottamenti, che si risale faticosamente con numerose serpentine fino a raggiungere una piccola baita isolata in posizione panoramica (circa ore 1.00/1.15 dalla partenza). Il sentiero, sempre evidente e ora meno ripido, raggiunge in sequenza altre baite isolate, supera un ruscello e si immette nel lungo pianoro del Vallone Varaita di Rui allungandosi sulla destra orografica, non lontano dal torrente che scorre a destra, supera le belle Grange Fons di Rui. Arrivati in corrispondenza di un bivio, si lascia a destra il sentiero U26 che conduce al Passo di Fiutrusa e si prosegue dritti (indicazione Bivacco Boerio) lungo il sentiero U67 che, innalzandosi, passa nei pressi di piccole cascate e risale, con tornanti e traversi caratterizzati da detriti e magra erba, la ripida china superando un breve canalino. Raggiunto un tratto pianeggiante, sede di una pozza d’acqua, la traccia piega a sinistra e riprende decisamente a salire, si distende lungo traversi tra sfasciumi e, superata una balza rocciosa attraverso roccette gradinate, perviene al Passo di Mongioia (m 3085). Dal Passo, in una manciata di minuti, si raggiunge il poggio su cui sorge il Bivacco F. Boerio (m 3089) dal quale ci si affaccia sul sottostante Lago Mongioia (circa 3.30/4.00 ore dalla partenza).

Per il Monte Salza: dal Bivacco si seguono gli ometti che, attraverso una caratteristica pietraia dal colore rossastro, con direzione est conducono alla base del castello sommitale del Monte Salza. Si risale con fatica (i ben noti detriti mobili!) l’erto pendio solcato da numerose tracce e si perviene alla croce di vetta posta alla sommità del Monte Salza (circa ore 1 dal Bivacco Boerio).

Discesa: per la via di salita.

Per il Monte Mongioia: dal Bivacco si seguono le numerose tracce che conducono all’evidente costone posto a sinistra del Lago Mongioia e, da lì, tra blocchi di pietra, si segue il sentiero che, superato un breve risalto ben appigliato (indicazione su pietra), conduce senza particolari difficoltà, tra sfasciumi e lastroni inclinati, sulla panoramica cima caratterizzata dalla croce di vetta e dal massiccio basamento in pietra sul quale è collocato il segnale trigonometrico (circa ore 1 dal Bivacco Boerio).

Discesa: per la via di salita.

Escursione senior n° 9- le borgate di Dolcedo

 

CAI

Sezioni di Imperia, Sanremo, Bordighera 

Escursione Senior n° 9: Borgate  di Dolcedo

Giovedì 06 Luglio 2023 

Giro ad anello tra molte delle numerose borgate di Dolcedo, in mezzo agli ulivi

Ritrovo: ore 8,30 in prossimità della sede comunale di Dolcedo centro. Parcheggiare un po' prima, in ingresso al paese 

Conclusione: stesso luogo, prevista ore 14.00 

Durata: 5 h e 30 incluso pic-nic 

Difficoltà: facile (lunghezza c.a 7 (8,5) km, dislivello + 260 m

Pranzo: al sacco

Equipaggiamento: standard per normali escursioni (ma non dimenticate il cappello!!) 

Quota di partecipazione: nessun costo, ad eccezione del corrispettivo per attivazione copertura assicurativa per eventuali non soci CAI, pari a 12,00 euro cadauno

Come prenotare (d'obbligo): entro e non oltre le 12.00 di mercoledì 5 luglio via mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ovvero al cell. 335 5278924 (Moretti) 

Nel caso di non soci CAI telefonare al cell. 347 9951189 (Giancarlo Montaldo), fornendo dimostrazione di avvenuto versamento bancario di euro 12,00 a persona, effettuato sul conto IT 13F0843910500000250101922, ed altresì dando nome, cognome e data di nascita

Telefono accompagnatori: 335 527 8924 (Leonardo Moretti), 347 0886774 (Sonia Zanella

Mini descrizione del tracciato 

Dopo una rapida occhiata alla magnifica parrocchiale di S.Tommaso e ad alcuni scorci tipici del paese (quota 80 m slm), si risale la mulattiera ampia che, tra oliveti, costeggia in quota il rio dei Boschi sino a raggiungere Lecchiore (260 m). Può essere gradita (ma non obbligatoria) una puntata al Santuario della Madonna dell'Acquasanta (800 m a nord) e a laghetti di Lecchiore.Riprendendo il giro ad anello si punta a sud in direzione di Bellissimi (270 m) e, sempre su stradelle secondarie o sterrate tra gli oliveti, si prosegue gironzolando verso Trincheri (320 m) e quindi per Castellazzo (206 m). Un' ultima discesa in verticale attraverso il paese ci riporta al punto di partenza. 

 

Autovallonasso- Escursionismo

Sabato 8 luglio 2023

Auto Vallonasso (m 2885)

( Valle Maira)

 

Direttori: Luca Ghirardo - Gianni Calvi

Difficoltà: EE/F

Quota partenza: m 1813

Quota cima: m 2885

Dislivello salita totale: m 1100 ca.

Tempo di salita: 3.45/4.00 h ca.

Cartografia: Chaminar en Val Maira – scala 1:20.000

Bibliografia web: https://www.gulliver.it/itinerari/auto-vallonasso-da-viviere/

 

Accesso stradale: Imperia – Mondovì – Caraglio – Dronero – Acceglio – Chialvetta – Viviere – Bivio Colle Ciarbonet/Prato Ciorliero (km 195 – h 3.15 ca.).

 

La cima - dalla caratteristica forma a fungo, ovvero di prua di una nave ovvero vagamente antropomorfica a seconda della prospettiva - è posta tra il Vallonasso di Visaisa e la Valle d’Apsoi e costituisce un belvedere privilegiato sul Monte Oronaye e sulle vette della Valle Maira (tra le altre, Brec de Chambeyron, Aiguilles de Chambeyron, Tete de l’Homme, Rocca Provenzale, Monte Maniglia, Albrage, Freide) e, ovviamente, sul Re di Pietra.

L’escursione è sufficientemente lunga (circa 12 km tra andata e ritorno) e, per lungo tratto, si svolge fuori sentiero su vaghe tracce e fondo disagevole per la presenza di sfasciumi e di fine pietrisco. Il tratto dalla Anticima dell’Auto Vallonasso alla vetta vera e propria presenta passaggi esposti che richiedono l’uso delle mani ed è da considerarsi a tutti gli effetti percorso alpinistico.

Sono presupposti indispensabili per la partecipazione alla gita allenamento e capacità di muoversi agevolmente e senza indugio su difficoltà fino al grado F (Facile) della scala alpinistica.

 

 

Itinerario: dal bivio Colle Ciarbonet-Prato Ciorliero (m 1813) si segue per poche centinaia di metri la strada sterrata che porta a Prato Ciorliero. In corrispondenza di un masso con numerose indicazioni, tra cui quella della nostra meta, si abbandona la sterrata e si prende il sentiero (GTA S09) che, inoltrandosi nel lariceto, in breve perviene al pianoro sede della la Grangia Gorra (m 1914). Si prosegue verso ovest lungo il ramo della mulattiera (S09) che, con ampio semicerchio, moderata pendenza, su fondo a tratti molto dissestato dalle piogge, si inoltra nella Valle Enchiausa fino a pervenire ad un grosso masso (palina m 2130) ove, lasciato a destra il ramo che porta al Colletto (e, oltre, alle sorgenti Maira) si prosegue lungo il tronco di sinistra (S09). Giunti in corrispondenza del successivo bivio (palina m 2290 – indicazione Auto Vallonasso 2.15 h) si lascia a sinistra il ramo del sentiero (S30) che porta al Colle di Enchiausa ed al Bivacco Valmaggia e si prende il ramo di destra proseguendo sul sentiero S09. Superati alcuni ripidi tornanti, si continua con direzione nord-ovest lungo il percorso che, mantenendosi alto a mezza costa sulla Valle Enchiausa, taglia le praterie delle pendici sud occidentali del M.te Souberayn, lasciando il sempre visibile Bivacco Valmaggia in basso a sinistra, aggira un costone e si porta alla base di una caratteristica formazione rocciosa a forma di prua. A quota m 2460 ca., raggiunta una palina (indicazione Auto Vallonasso 1.45 h), si abbandona il sentiero S09 che prosegue per il Colle d’Enchiausa e, per tracce (ometti), dapprima su ripido fondo erboso e poi pietroso assai instabile e faticoso, si risale, sempre con direzione nord-ovest, un ampio vallone caratterizzato da un grosso roccione che, circa a metà, sembra sbarrare il cammino. Superato sulla sinistra il roccione - che, sul lato ad occidente, forma una sorta di grotta -, si raggiunge un avvallamento superato il quale, con direzione non obbligata ma evidente (croce di vetta posta sull’Anticima dell’Auto Vallonasso), si risale una erta china erbosa fino a raggiungere il colletto (palina) posto a destra di una fascia rocciosa. Arrivati al colletto, percorsi pochi metri a sinistra, si perviene alla Anticima dell’Auto Vallonasso (m 2882). Il paesaggio cambia improvvisamente e si aprono alla vista i vertiginosi strapiombi delle pareti dell’Auto Vallonasso che a, oriente, si gettano sul sottostante Vallonasso di Visaisa e, a occidente, sulla Valle d’Apsoi. Splendida veduta, tra l’altro, sul prospiciente Monte Oronaye, sulle cime della Val Maira, sul Lago Apsoi. Dalla palina posta sul colletto si scende con attenzione sull’opposto versante (tacche rosse – ometti) mantenendosi sul lato sinistro della frastagliata cresta che gradatamente si restringe. Da qui le difficoltà aumentano (F) e occorre prestare particolare attenzione e rimanere concentrati. La traccia si snoda tra rocce e sfasciumi (fondo instabile per la presenza di fine pietrisco), raggiunge un canalino che si discende con l’aiuto delle mani e attraversa una cengia esposta (appigli per le mani) fino a raggiungere la base dell’arrotondata e caratteristica cima dell’Auto Vallonasso (m 2885) che, da qui, su fondo più agevole e ora meno esposto, si raggiunge in pochi minuti (ore 3.45/4.00 – croci di vetta).

Discesa: per il percorso dell’andata.