CLUB ALPINO ITALIANO
SEZ. IMPERIA - ALPI MARITTIME

Recupero Oserot

Sabato 20 luglio 2024- escursionismo

Monte Oserot (m 2855)

(Valle Stura- Alpi Cozie )

( riproposizione dell’escursione programmata per il 6 luglio e rinviata per avverse condizioni meteo)

 

Direttori di Gita: Luca Ghirardo - Gianni Calvi

 

Il Monte Oserot, massima elevazione della dorsale che separa la Valle Stura di Demonte dalla Valle Maira, domina la frazione di Bersezio mostrando la sua mole massiccia adagiata su immense pietraie. L’ascensione alla cima qui proposta si risolve in una escursione dal discreto dislivello attraverso ambienti alpestri via via differenti e sempre suggestivi: boschi di larici, macchie di bassi pini, praterie alpine e, in ultimo ma non per ultimo, paesaggi dai colori e dall’aspetto dolomitico.

Dalla cima grandioso panorama a volo d’uccello sulle circostanti Valli Stura e Maira nonché su una moltitudine di vette, poste su diverse quinte, tra cui, tra le tante, spiccano l’Oronaye, il Brec e l’Aiguille de Chambeyron, la Tete de l’Homme, il Monte Scaletta, l’Auto Vallonasso, il Monviso, Rocca La Meja e, lontane, le Marittime.

 

Difficoltà: EE

Quota partenza: m 1625

Quota cima: m 2855

Dislivello salita: m 1230

Tempo di salita: 3.30/3.45

Cartografia 1:25.000: Fraternali Editore n. 13 – Alta Valle Stura di Demonte

Bibliografia web: https://www.gulliver.it/itinerari/oserot-monte-da-bersezio-2/

 

Accesso stradale: Imperia – Ormea – Garessio – Ceva - Mondovì – Borgo San Dalmazzo - Demonte – Vinadio – Pietraporzio - Bersezio (km 190 - circa 3.15 h).

 

Itinerario: dall’abitato di Bersezio, a monte della Chiesa, percorrendo Via dei Bari, si intercetta il sentiero (“P37” - indicazioni su una vecchia e poco appariscente palina di legno) che risale tra cumuli di pietre l’area prativa alle spalle del paese e, in breve, raggiunge e si innesta su una carrareccia che si segue verso destra. Dopo breve tratto, in corrispondenza di un tornante (quota m. 1765), si abbandona la sterrata per riprendere il sentiero P37 che si stacca sulla destra inoltrandosi nel lariceto.

Si sale nel bosco e, lasciati i larici a quota m 2000 ca., sempre percorrendo il sentiero che ora si allunga dolcemente verso levante, in progressione si tagliano le pietraie della Valle di San Sebastiano (opere militari abilmente mimetizzate), si attraversa una fascia di bassi pini e si raggiungono i prati pascolivi che adducono alla Bassa di Terra Rossa (m. 2425 – ore 1.30/1.45 ca. da Bersezio).

A questo punto il percorso volge decisamente in direzione Nord e si allunga a mezza costa su una comoda mulattiera militare (prestare attenzione: tratti franati): la vista si apre sulla ondulata conca prativa (“Fonda Oserot”) sede del bel lago Oserot e sulle propaggini meridionali della imponente parete dall’aspetto dolomitico che unisce Punta Bernoir alla Rocca Brancia.

Dopo circa due km, oltrepassato un contrafforte roccioso, a quota m 2510 ca., si lascia la mulattiera per prendere a sinistra un sentierino (ometti) che adduce ad un pianoro erboso soprastante e da lì, sempre per tracce, su fondo sdrucciolevole per la presenza di detriti, si risale faticosamente il ripido pendio Sud-Est del Monte Oserot fino ad arrivare ad una evidente insellatura (ometto – m 2700 ca. - ore 3.00/3.15 da Bersezio) ove, su una paretina rocciosa, si legge: “da qui comincia il bello !!!!”. Le difficoltà, pur mantenendosi nel livello escursionistico, aumentano e richiedono particolare attenzione e capacità di muoversi su terreno impervio e franoso, se del caso aiutandosi con le mani.

Si volge dunque a sinistra seguendo la traccia (ometti – segni rossi) che si inerpica in direzione della cima, contorna formazioni rocciose dal caratteristico colore ocra e perviene alla base della cresta sommitale: prestando accortezza e cautela si aggira sulla sinistra un enorme masso, si superano sul lato a meridione sfasciumi e grossi blocchi (corda fissa) e, in breve, si è sulla panoramica cima del Monte Oserot (m 2855 – croce di vetta - ore 3.30/3.45 da Bersezio).

Discesa: per la via di salita, prestando particolare attenzione al fondo franoso ed a non fare cadere pietre nei ripidi tratti in discesa dalla vetta.

Monte Bertrand

Domenica 14 Luglio - ESCURSIONISMO

 

UPEGA-

ANELLO DI MONTE BERTRAND ( 2484 m )

( Alta Valle Tanaro

Direttori: Silvio Mangini tel. 338 955 4043

Difficoltà: E

Dislivello in salita: 900 m

Tempo complessivo: 5/6 h circa

Cartografia: Multigraphic fogli 106-107 ” Alpi Marittime e Liguri “ scala 1/25.000

Ritrovo: ore 7 e 30’ presso il parcheggio del Cimitero di Oneglia, all’ingresso del casello di Imperia- Est dell’Autostrada dei Fiori.

Accesso stradale: da Imperia – Ponte di Nava- Viozene – Upega - Area picnic poco prima del Colletto delle Salse (1584 m) - km- 58 - 1 h. ’ circa. Alcune macchine verranno lasciate ad Upega ( 1291 m) per evitare di risalire a piedi fino all’area picnic.

Bellissimo giro ad anello, assai interessante e spettacolare per la grandiosità dei panorami offerti e la splendida ed abbondante fioritura .

Itinerario: dall’area picnic ( 1584 m) si risale il bellissimo bosco fino ad incontrare la sterrata ( 1900 m) che da Monesi porta a Limone Piemonte. La si attraversa e per sentiero poco marcato ma evidente, si sale al larghissimo valico di Costa Rossa ( 2174 m), così chiamato per il caratteristico colore rossastro del terreno circostante. Volgendo a destra, dapprima pianeggiando e poi destreggiandosi alla base delle roccette che fanno da basamento alla nostra montagna , il bel sentiero raggiunge il filo di cresta ( 2400 m); abbandonata allora l’evidente mulattiera, di origine militare, si prende a sinistra un esile e facile sentierino che in pochi minuti ci porta alla croce di vetta ( 2484 m), già evidente dal bivio. Ritornati sulla mulattiera principale, si prosegue verso nord, scendendo con aereo percorso alla Cima di Velega ( 2384 m), al Colle del Vescovo ( 2161 m) ed infine al Colle delle Selle Vecchie ( 2098 m) dove si incontra nuovamente la strada Monesi- Limone Piemonte, che si percorre, quasi in piano, per poche centinaia di m. in direzione Monesi, per poi imboccare a sinistra un sentiero segnalato ( tacche - bianco rosse) che, discendendo tutto il Vallone di Upega in un bellissimo bosco, porta alle dirute Case Nivorina ( 1587 m) dove si passa sul versante opposto del vallone e, sotto i dirupati anfratti del Ferà, si giunge ad Upega ( 1291 m).

Polluce- Alpinismo

VENERDI’- SABATO 28-29 GIUGNO ALPINISMO

POLLUCE 4092 (via normale)

Difficoltà: PD+ (passi di I°/II° e un tratto di III°/III°+)

1° giorno: 4 ore dislivello 1078 mt

2° giorno: 3 ore dislivello 700 mt +6 ore in discesa 1778 mt

Polluce (4092 m) è un'imponente montagna che si erge sullo spartiacque principale italo-svizzero, fra la Porta Nera a Nord-Ovest (3734 m) ed il Colle di Verra a Sud-Est (3845 m), nel massiccio del Monte Rosa. Queste due ampie e profonde depressioni, che lo separano nettamente dalla Roccia Nera (4075 m) e dal Càstore (4221 m), gli conferiscono una spiccata individualità, caratteristica questa che ne rende particolarmente remunerativa l'ascensione per via dello splendido panorama che si può godere dalla sommità. 

La via normale lungo la cresta Sud-Ovest, in prevalenza su ghiaccio con pista ben tracciata, prevede anche un tratto di roccia con alcuni passaggi non proprio banali: in definitiva, un itinerario per alpinisti preparati. 

Da saint Jacques in auto sino dal Pian di Verra Superiore 2382 m,poi a piedi sino al rifugio Guide della Val d’Ayas

Dal rifugio si prende la pista ben tracciata che si inoltra sul Ghiacciaio Grande di Verra (piccozza e ramponi), serpeggiando tra gobbe e crepacci: raggiunto un primo avvallamento, si supera una zona ricca di crepacci (attenzione) per continuare poi la salita su pendio più ripido, fino al campo di ghiaccio sottostante l'ampio Colle di Verra (3845 m). 

A questo punto, si gira decisamente verso sinistra per traversare alla base tutta la rocciosa cresta Sud-Ovest del Pòlluce, fino ad una rampa detritica dove inizia il tratto roccioso (h 1,30, ometti). Attacco.

Si risale il pendio di detriti e sfasciumi molto instabili (massima attenzione a non staccare pietre!) fino al culmine della rampa, da dove si risale la cresta al meglio (diverse tracce possibili, che si incontrano tutte più in alto). Splendide vedute su Roccia Nera, Castore, Breithorn e Lyskamm. 

A tratti di sentiero si alternano brevi passaggi su roccette (II°), da affrontare con attenzione per via della quota e del possibile verglas, fino a giungere, all'uscita di una cengia, al passaggio chiave della via, attrezzato con catene: si traversa una placca liscia ed esposta (III°, appoggi minimi per i piedi) fino ad un camino, che si risale al meglio superando un masso incastrato (catena). Giunti ad un colletto, si risale la parete di sinistra (catena) con arrampicata non banale (III°+fino ad un comodo terrazzo, ormai alla fine delle difficoltà, su cui sorge una madonnina

Da qui appare alla vista l'ultimo tratto di cresta ghiacciata che culmina con la vetta: calzati nuovamente i ramponi, si risale la cresta (attenzione all'esposizione e ad una crepaccia nei pressi della vetta) e si giunge in breve sulla esile cima del Polluce (h 1,45 dall'attacco delle rocce).


Materiale obbligatorio: Casco , imbrago , piccozza , ramponi vestiario tecnico adeguato

I direttori di gita si riservano di verificare l’idoneità dei partecipanti

Monte Antoroto

Domenica 30 Giugno- ESCURSIONISMO

 

MONTE ANTOROTO ( 2149 m)

 

( Valle Tanaro)

(Già programmata per il 21 aprile e rinviata per neve)

 

Direttori: Pierangelo Rigo - tel. 328 378 6989- Alessandra Gallo- tel. 339 120 9703

Difficoltà: E

Dislivello: 950 m circa

Durata : 4/5 h.

Ritrovo: 0re 7 e 30’ presso il parcheggio della rotonda svincolo autostrada Imperia -Est

Accesso stradale: Imperia – SS 28 del Colle di Nava fino al bivio per la Val d’Inferno, poco prima di Garessio e che si raggiunge con breve salita – 60 km – 1h

Cartina: Multigraphic- foglio 106/107- 1/25000

 

 

Si tratta del percorso più frequentato per raggiungere il Monte Antoroto, con tante tracce diverse, che poi tutte convergono al marcato valico della Colla Bassa e da dove un ripido sentiero che si sviluppa tra arbusti e prati porta alla vetta.

 

Itinerario: dal parcheggio (1209 m) si prosegue sulla stradina ed utilizzando diverse scorciatoie si raggiungono Case Bosso ( 1366 m) e Case Mulattieri (1418 m), dove termina la stradella. Si prosegue ora su mulattiera diretta verso il fondo del vallone ( segnavia A27) fino al bivio di quota 1590, dove si prende il sentiero A10 che si dirige verso la testata della Zotta della Tromba e con un ultimo ripido strappo si raggiunge il frequentato valico della Colla Bassa ( 1851 m). Dal valico, con ripidissime svolte, il sentiero sbuca sul pianeggiante Colletto dell’Antoroto (2130 m) posto a breve distanza dalla bifida cima del nostro monte.