Aquila d'Arroscia- i luoghi dello spirito
I luoghi dello spirito
Domenica- 2 Giugno 2019
Aquila d'Arroscia
(Alpi Liguri- Valle Arroscia- Val Pennavaire)
Escursione Tam Liguria
Direttori: L. Moretti tel. 335 527 8924 – G. Laiolo- G. Clavio (AE) tel.340 358 4868
Difficoltà: E- Consigliati bastoncini da trekking e calzature adeguate.
Ritrovo, partenza e accessi stradali: Da Imperia ore 8,30 dal parcheggio posto all'imbocco per il casello autostradale di Imperia – Est. Si prosegue sulla SS 28 per il Colle di Nava fino a poco prima di Pieve di Teco dove si imbocca a destra la SP 453 che scende verso Albenga. Poco oltre Borghetto d'Arroscia si devia a sinistra per salire fino alla piazza di Aquila d'Arroscia ( ore 9,40 circa) dove ci riuniremo agli escursionisti provenienti da Genova.
Da Genova – In Autostrada - uscita Albenga; si prosegue in direzione Pieve di Teco sulla SP 453 ( per circa 15 km.) superando Ortovero e Ranzo, dove poco dopo si imbocca a destra la strada che sale ad Aquila d'Arroscia ( altri km. 6 circa- 35/40 minuti dal casello autostradale)) dove attendono gli escursionisti provenienti da Imperia.
Insieme si sale alla Colla di San Giacomo m. 755 dove di procede poi in piano per alcuni km. fino al luogo dell'inizio dell'escursione: parcheggio lungo i bordi della S.P. diretta a Caprauna.
Cartina: EDM – IM-9 “ Alassio-Albenga” 1/25.000
Le borgate che formano il Comune di Aquila di Arroscia, si sono sviluppate all'incrocio tra la via che sale dal fondovalle al Passo di San Giacomo e l'itinerario di mezzacosta del crinale orientale della bassa Valle Arroscia. Presso Castell'Ermo ( Castello dell'eremo) visse in età paleocristiana San Calocero. La tradizione indica ancora nell'omonimo romitorio il luogo ove abitò il martire. Anche sulle pendici della rocca che ospita il castello di Aquila, nel punto di incrocio tra il crinale ed il principale percorso che conduce in Val Pennavaire, troviamo un edificio per l'ospitalità e la preghiera dedicato a Giacomo, il santo protettore dei mulattieri. Luoghi di fede cristiana che si sono spesso sovrapposti ad una più antica fede pagana e naturista. Un culto vivo su queste terre già dalla preistoria, documentato nelle tracce lasciate dai cacciatori e dai pastori che frequentarono per migliaia di anni l'Arma do Cupà, l'Arma dello Stefanin, il Pertusello e le altre numerose grotte presenti in Val Pennavaire.
Itinerario per l'Arma do Cupà e la Cascata del Rio Ferraia. Dalla strada che dal Passo di San Giacomo conduce a Caprauna si discende la displuviale occidentale della Valle Pennavaire in direzione del Rio Ferraia. Si giunge quindi all'imponente cascata in prossimità della quale si apre l'ampia grotta dell'Arma do Cupà. Al suo interno è evidente la stalagmite di altezza umana indubbiamente scolpita a somiglianza fallica. Noti archeologi e antropologi francesi hanno ipotizzato che l'insieme sia da mettere in relazione al culto delle acque e della fertilità. D'altronde il toponimo dialettale Arma do Cupà probabilmente significa Grotta del Copulatore.
A fine gita, sulla via del ritorno ad Imperia, è prevista una sosta a Chiusavecchia sul luogo alla festa.
All'atto dell'iscrizione ad una gita, il partecipante si impegna ad osservare quanto segue:
in considerazione dei rischi e dei pericoli inerenti allo svolgimento dell'attività in montagna, esonera il CAI e i direttori di gita da ogni responsabilità civile per infortuni che avessero a verificarsi durante la gita sociale;
il Capo gita rappresenta ad ogni effetto la direzione; egli ha facoltà di modificare il programma, l'orario e l'itinerario. Tutti i partecipanti devono uniformarsi alle sue istruzioni;
in caso di avverse condizioni meteorologiche e ambientali la gita potrà essere annullata, sostituita o rimandata a data da destinarsi;
accettare con spirito di collaborazione le direttive dei direttori di gita, evitando di creare situazioni difficili o pericolose per la propria e l'altrui incolumità;
i partecipanti sono tenuti ad osservare le istruzioni dell’organizzatore ed a tenere un comportamento confacente al buon vivere sociale;
rimanere uniti nella comitiva evitando "fughe" o inutili ritardi e non seguire, senza autorizzazione, percorsi diversi da quello stabilito dal capo gita;
nel caso che un partecipante decidesse di allontanarsi volontariamente dalla gita in corso, esso viene dichiarato “fuori gita” dai capi gita alla presenza di testimoni;
nelle gite che presentino difficoltà alpinistiche e/o escursionistiche è data facoltà al capo gita di valutare l'idoneità dei partecipanti e di unirli eventualmente ad altra comitiva con programma meno impegnativo, o di escluderli;
le gite di scialpinismo o con racchette da neve potranno subire variazioni in base alla situazione di innevamento. Per tutti i partecipanti all'attività scialpinistica è obbligatorio avere al seguito l'apparecchio A.R.V.A., pena l'esclusione dalla gita stessa;
i partecipanti alle gite devono obbligatoriamente disporre di idoneo equipaggiamento, adeguato alle caratteristiche tecniche e ambientali della gita (sono vietate le "scarpe da ginnastica" o le calzature basse in genere), pena l’esclusione dalla gita stessa;
i minori devono essere accompagnati da persone adulte, garanti e responsabili;
la tempestiva iscrizione alle gite è condizione indispensabile ed inderogabile per la partecipazione; essa deve essere comunicata in sezione entro la data indicata sul programma, in modo da consentire eventuali prenotazioni di rifugi ed attivare - se richiesta - l'assicurazione infortuni prevista per i partecipanti alle attività sociali del Club Alpino Italiano;
in caso di prenotazione di rifugi o alberghi è necessario versare una caparra;
il programma dettagliato della gita sarà esposto in Sede entro il giovedì precedente allo svolgimento della gita con l’indicazione dell’attrezzatura necessaria;
l’equipaggiamento indicato è da considerarsi obbligatorio;
per le gite in pullman, la quota di partecipazione deve essere versata all'atto dell'iscrizione; i Soci hanno diritto alla precedenza, nei confronti degli altri partecipanti, fino alla data prevista per la prenotazione, come da calendario;
la partecipazione alle gite è aperta a tutti i soci CAI ed ai simpatizzanti (vedi assicurazioni non soci);
al Capo gita è data la facoltà di valutare l’idoneità dei partecipanti ed eventualmente escluderli dalla stessa.
avere sempre con sé un documento d’identità e la tessera CAI (per i soci);
Le escursioni si svolgono su sentieri ed in ambienti che per propria natura possono presentare margini di rischio che non possono essere del tutto eliminati attraverso le tecniche di sicurezza che verranno sempre e comunque adottate. Il partecipante, dunque, deve essere pienamente consapevole del fatto che un escursione su sentiero può presentare pericoli oggettivi “ineliminabili”.
Piazza Ulisse Calvi, 8 - 18100 Imperia – – tel/fax 0183 273509
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. web : www.caiimperia.com