CLUB ALPINO ITALIANO
SEZ. IMPERIA - ALPI MARITTIME

Monte Grosso- m. 2007-

 

Domenica 27 Maggio 2018- escursionismo

Monte Grosso (2007 m)

(Alpi Liguri- Spartiacque Tanaro/Casotto)

 

Direttori: Giorgio Michelini tel. 0183 272560 – Giancarlo Montaldo tel. 347 995 1189

Difficoltà: E.

Dislivello in salita : m. 640

Tempo di salita:3 h. e 30'

Tempo complessivo: 6 h.

Lunghezza percorso: 13 km.

Ritrovo e orario di partenza: ore 8 – Imperia- presso la sede di P.zza U. Calvi 8

Carta escursionistica: Carta ASF 2 “ Marguareis- Mongioie” ( 1/25.000)

Carta IGC- foglio n° 15 - “Albenga-Savona” scala 1/50.000

Accesso stradale: da Imperia per la SS 28 del Colle di Nava fino a Garessio ( 55 km- 1h. e 20'); si svolta a sinistra per la S.P. 178 e si prosegue pel la Colla di Casotto ( m. 1379) dove si parcheggia sull'ampio piazzale del Colle- Totale 63 km. circa – 1h. e 40'.

 

Il Colle di Casotto m. 1379, mette in comunicazione la Valle Tanaro con la Val Casotto che poi confluisce nella più estesa Val Corsaglia.La zona è stata interessata in passato da iniziative urbanistiche collegabili alla pratica degli sports invernali, attualmente in fase di regressione se non di abbandono. Una vecchia e malandata strada forestale, che percorrerermo integralmente, tocca in circa 6 km. la Bassa di Perabruna. La zona è tutta destinata al pascolo e non è raro incontrare armenti fino a stagione inoltrata. Dall'ampio pianoro un sentierino ci porta in una mezz'oretta sulla vetta del Monte Grosso, balcone privilegiato sulla dentellata costiera rocciosa che dal fondovalle porta alla Cima Vernairassa e poi all'imponente Antoroto con a destra le movimentate Rocche di Perabruna. In basso appare l'amena conca dell'Alpe di Perabruna col puntolino del Rifugio Manolino posto alla base alla Rocca dell'Aquila; più a sinistra lo sguardo si estende verso il Galero e poi lontano sull'Appennino Ligure e sulla Pianura Padana. Nelle giornate limpide è possibile vedere l'Argentera, lo Chambeyron, il Ghiacciaio del Gran Paradiso, il Monte Rosa e ancora oltre; verso il mare non è infrequente scorgere il profilo della Corsica.

 

Itinerario:dal Colle di Casotto m. 1379 si imbocca a sinistra la rotabile seguendo le indicazioni (palina segnaletica”Gias del Roccassone- Monte Berlino”); dopo aver percorso un tratto quasi in piano di circa 1,5 km si raggiunge un bivio (m. 1461). Si prende la strada a sinistra che, con salita sostenuta, tocca dapprima il Gias Roccassone,punto di ristoro quando le seggiovie erano funzionanti, ( palina segnaletica- km. 2,35 dalla partenza- quota 1553) e, ai limiti del bosco, il Monte Berlino m. 1789-( km. 4 dalla partenza) con piloncino di vetta accanto agli impianti di risalita. Dopo aver percorso un discreto tratto in piano, con vedute sulla Val d'Inferno, si riprende a salire accanto alla linea di cresta che dal Colle di Casotto porta al Monte Grosso. Si giunge così in circa 2 km.alla Bassa di Perabruna m. 1921 ( km. 5,8 dalla partenza) largo spazio pianeggiante con a destra i morbidi dossi erbosi del Monte Mussiglione. Qui sparisce ogni traccia, ma basta dirigersi a sinistra verso un piccolo rilievo ricoperto di vegetazione arbustiva per trovare un sentierino che con alcuni tornanti ci porta su un primo cocuzzolo costellato di pietre infisse (m. 2000,km. 6,3 dalla partenza) che l'itinerario lambisce per scendere in una amena valletta, prima di affrontare i pochi metri di salita che ci separano dalla vetta ( m. 2007- km. 6,52 dalla partenza) impreziosita da un altarino posto dalla Sezione del Cai di Garessio in ricordo di Aldo Candian. Dalla vetta il panorama è estesissimo: dalla vicina cresta dell'Antoroto, Rocche di Perabruna e Baussetti, ai poco più lontani Mondolé, Seirasso, Brignola, Mongioie, Galero e Mindino. Lontanissimi si posso individuare il Brec dello Chambeyron, il Monviso e i ghiacciai del Gran Paradiso e del Monte Rosa.

Ritorno: per lo stesso itinerario di salita

 

All'atto dell'iscrizione ad una gita, il partecipante si impegna ad osservare quanto segue:

in considerazione dei rischi e dei pericoli inerenti allo svolgimento dell'attività in montagna, esonera il CAI e i direttori di gita da ogni responsabilità civile per infortuni che avessero a verificarsi durante la gita sociale;

il Capo gita rappresenta ad ogni effetto la direzione; egli ha facoltà di modificare il programma, l'orario e l'itinerario. Tutti i partecipanti devono uniformarsi alle sue istruzioni;

in caso di avverse condizioni meteorologiche e ambientali la gita potrà essere annullata, sostituita o rimandata a data da destinarsi;

accettare con spirito di collaborazione le direttive dei direttori di gita, evitando di creare situazioni difficili o pericolose per la propria e l'altrui incolumità;

i partecipanti sono tenuti ad osservare le istruzioni dell’organizzatore ed a tenere un comportamento confacente al buon vivere sociale;

rimanere uniti nella comitiva evitando "fughe" o inutili ritardi e non seguire, senza autorizzazione, percorsi diversi da quello stabilito dal capo gita;

nel caso che un partecipante decidesse di allontanarsi volontariamente dalla gita in corso, esso viene dichiarato “fuori gita” dai capi gita alla presenza di testimoni;

nelle gite che presentino difficoltà alpinistiche e/o escursionistiche è data facoltà al capo gita di valutare l'idoneità dei partecipanti e di unirli eventualmente ad altra comitiva con programma meno impegnativo, o di escluderli;

le gite di scialpinismo o con racchette da neve potranno subire variazioni in base alla situazione di innevamento. Per tutti i partecipanti all'attività scialpinistica è obbligatorio avere al seguito l'apparecchio A.R.V.A., pena l'esclusione dalla gita stessa;

i partecipanti alle gite devono obbligatoriamente disporre di idoneo equipaggiamento, adeguato alle caratteristiche tecniche e ambientali della gita (sono vietate le "scarpe da ginnastica" o le calzature basse in genere), pena l’esclusione dalla gita stessa;

i minori devono essere accompagnati da persone adulte, garanti e responsabili;

la tempestiva iscrizione alle gite è condizione indispensabile ed inderogabile per la partecipazione; essa deve essere comunicata in sezione entro la data indicata sul programma, in modo da consentire eventuali prenotazioni di rifugi ed attivare - se richiesta - l'assicurazione infortuni prevista per i partecipanti alle attività sociali del Club Alpino Italiano;

in caso di prenotazione di rifugi o alberghi è necessario versare una caparra;

il programma dettagliato della gita sarà esposto in Sede entro il giovedì precedente allo svolgimento della gita con l’indicazione dell’attrezzatura necessaria;

l’equipaggiamento indicato è da considerarsi obbligatorio;

per le gite in pullman, la quota di partecipazione deve essere versata all'atto dell'iscrizione; i Soci hanno diritto alla precedenza, nei confronti degli altri partecipanti, fino alla data prevista per la prenotazione, come da calendario;

la partecipazione alle gite è aperta a tutti i soci CAI ed ai simpatizzanti (vedi assicurazioni non soci);

al Capo gita è data la facoltà di valutare l’idoneità dei partecipanti ed eventualmente escluderli dalla stessa.

avere sempre con sé un documento d’identità e la tessera CAI (per i soci);

 

Le escursioni si svolgono su sentieri ed in ambienti che per propria natura possono presentare margini di rischio che non possono essere del tutto eliminati attraverso le tecniche di sicurezza che verranno sempre e comunque adottate. Il partecipante, dunque, deve essere pienamente consapevole del fatto che un escursione su sentiero può presentare pericoli oggettivi “ineliminabili”.

 

Piazza Ulisse Calvi, 8 - 18100 Imperia – – tel/fax 0183 273509

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