CLUB ALPINO ITALIANO
SEZ. IMPERIA - ALPI MARITTIME

Autovallonasso- Escursionismo

Sabato 8 luglio 2023

Auto Vallonasso (m 2885)

( Valle Maira)

 

Direttori: Luca Ghirardo - Gianni Calvi

Difficoltà: EE/F

Quota partenza: m 1813

Quota cima: m 2885

Dislivello salita totale: m 1100 ca.

Tempo di salita: 3.45/4.00 h ca.

Cartografia: Chaminar en Val Maira – scala 1:20.000

Bibliografia web: https://www.gulliver.it/itinerari/auto-vallonasso-da-viviere/

 

Accesso stradale: Imperia – Mondovì – Caraglio – Dronero – Acceglio – Chialvetta – Viviere – Bivio Colle Ciarbonet/Prato Ciorliero (km 195 – h 3.15 ca.).

 

La cima - dalla caratteristica forma a fungo, ovvero di prua di una nave ovvero vagamente antropomorfica a seconda della prospettiva - è posta tra il Vallonasso di Visaisa e la Valle d’Apsoi e costituisce un belvedere privilegiato sul Monte Oronaye e sulle vette della Valle Maira (tra le altre, Brec de Chambeyron, Aiguilles de Chambeyron, Tete de l’Homme, Rocca Provenzale, Monte Maniglia, Albrage, Freide) e, ovviamente, sul Re di Pietra.

L’escursione è sufficientemente lunga (circa 12 km tra andata e ritorno) e, per lungo tratto, si svolge fuori sentiero su vaghe tracce e fondo disagevole per la presenza di sfasciumi e di fine pietrisco. Il tratto dalla Anticima dell’Auto Vallonasso alla vetta vera e propria presenta passaggi esposti che richiedono l’uso delle mani ed è da considerarsi a tutti gli effetti percorso alpinistico.

Sono presupposti indispensabili per la partecipazione alla gita allenamento e capacità di muoversi agevolmente e senza indugio su difficoltà fino al grado F (Facile) della scala alpinistica.

 

 

Itinerario: dal bivio Colle Ciarbonet-Prato Ciorliero (m 1813) si segue per poche centinaia di metri la strada sterrata che porta a Prato Ciorliero. In corrispondenza di un masso con numerose indicazioni, tra cui quella della nostra meta, si abbandona la sterrata e si prende il sentiero (GTA S09) che, inoltrandosi nel lariceto, in breve perviene al pianoro sede della la Grangia Gorra (m 1914). Si prosegue verso ovest lungo il ramo della mulattiera (S09) che, con ampio semicerchio, moderata pendenza, su fondo a tratti molto dissestato dalle piogge, si inoltra nella Valle Enchiausa fino a pervenire ad un grosso masso (palina m 2130) ove, lasciato a destra il ramo che porta al Colletto (e, oltre, alle sorgenti Maira) si prosegue lungo il tronco di sinistra (S09). Giunti in corrispondenza del successivo bivio (palina m 2290 – indicazione Auto Vallonasso 2.15 h) si lascia a sinistra il ramo del sentiero (S30) che porta al Colle di Enchiausa ed al Bivacco Valmaggia e si prende il ramo di destra proseguendo sul sentiero S09. Superati alcuni ripidi tornanti, si continua con direzione nord-ovest lungo il percorso che, mantenendosi alto a mezza costa sulla Valle Enchiausa, taglia le praterie delle pendici sud occidentali del M.te Souberayn, lasciando il sempre visibile Bivacco Valmaggia in basso a sinistra, aggira un costone e si porta alla base di una caratteristica formazione rocciosa a forma di prua. A quota m 2460 ca., raggiunta una palina (indicazione Auto Vallonasso 1.45 h), si abbandona il sentiero S09 che prosegue per il Colle d’Enchiausa e, per tracce (ometti), dapprima su ripido fondo erboso e poi pietroso assai instabile e faticoso, si risale, sempre con direzione nord-ovest, un ampio vallone caratterizzato da un grosso roccione che, circa a metà, sembra sbarrare il cammino. Superato sulla sinistra il roccione - che, sul lato ad occidente, forma una sorta di grotta -, si raggiunge un avvallamento superato il quale, con direzione non obbligata ma evidente (croce di vetta posta sull’Anticima dell’Auto Vallonasso), si risale una erta china erbosa fino a raggiungere il colletto (palina) posto a destra di una fascia rocciosa. Arrivati al colletto, percorsi pochi metri a sinistra, si perviene alla Anticima dell’Auto Vallonasso (m 2882). Il paesaggio cambia improvvisamente e si aprono alla vista i vertiginosi strapiombi delle pareti dell’Auto Vallonasso che a, oriente, si gettano sul sottostante Vallonasso di Visaisa e, a occidente, sulla Valle d’Apsoi. Splendida veduta, tra l’altro, sul prospiciente Monte Oronaye, sulle cime della Val Maira, sul Lago Apsoi. Dalla palina posta sul colletto si scende con attenzione sull’opposto versante (tacche rosse – ometti) mantenendosi sul lato sinistro della frastagliata cresta che gradatamente si restringe. Da qui le difficoltà aumentano (F) e occorre prestare particolare attenzione e rimanere concentrati. La traccia si snoda tra rocce e sfasciumi (fondo instabile per la presenza di fine pietrisco), raggiunge un canalino che si discende con l’aiuto delle mani e attraversa una cengia esposta (appigli per le mani) fino a raggiungere la base dell’arrotondata e caratteristica cima dell’Auto Vallonasso (m 2885) che, da qui, su fondo più agevole e ora meno esposto, si raggiunge in pochi minuti (ore 3.45/4.00 – croci di vetta).

Discesa: per il percorso dell’andata.