CLUB ALPINO ITALIANO
SEZ. IMPERIA - ALPI MARITTIME

3X6X300mt- escursionismo

Da mercoledì 22 a venerdì 24 agosto

3X6X3000 mt"

In Alta Valle Susa

tre giorni infrasettimanali

visitando il Museo della Montagna di Torino, cavalcando sei cime di 3000 m nell'Alta Valle Susa (Cima del Vallonetto 3217 m, Truc Peyron 3189 m, Punta Galambra 3150 m, Cima dei Fourneaux 3206 m, Punta Sommeiller 3332 m, Punta d'Ambin 3264 m) e attraversando il “Pertus di Colombano Romean” 2015 m, nei pressi della Cima dei Quattro Denti di Chiomonte 2108 m.

 

Direttori: Moreno Manzini tel. 340 151 4767- Simonetta Genta tel. 393 027 2790

Difficoltà: I° giorno: T- II° giorno: EE- III° giorno E

Dislivello in salita: II° giorno : 1400 m circa- III° giorno: 320 m circa

Tempo complessivo: II° giorno : 10 h. - III° giorno 4 h e 30'.

Lunghezza percorso: II° giorno: 19 km – III° giorno : 9 km

Attrezzatura obbligatoria: abbigliamento tecnico adeguato; per il III° giorno anche lampada frontale e stivali al ginocchio.

 

Il primo giorno arrivo a Torino previsto per le ore 10. Visita al Museo della Montagna; possibilità di pranzare al sacco o presso il ristorante sotto la sede del Cai- Sucai adiacente al Museo.

Nel tardo pomeriggio arrivo al Rifugio Scarfiotti,cena e pernottamento.

Il secondo giorno prevede l'impegnativo ma appagante itinerario che ci permetterà di ammirare la parte terminale delle Alpi Cozie e quella iniziale delle Alpi Graie. Ritorno al Rifugio per cena e pernottamento.

Nel terzo giorno si percorrerà uno dei sentieri-balcone più belli della zona, con meta finale il “Pertus”, un condotto d'acqua lungo 600 m, scavato interamente a mano da Colombano Romean a colpi di scalpello e martello dal 1526 al 1533, che costituisce una delle più straordinarie opere idrauliche delle Alpi; a seguire, la salita alla Cima dei Quattro Denti. Pranzo al sacco e rientro a Imperia.

 

Accesso Stradale: da Imperia in autostrada A10 sino a Savona, poi in A6 fino a Carmagnola, tangenziale direzione Torino per Corso Unità d'Italia, poi Corso Moncalieri fino al Monte dei Cappuccini, per la visita del Museo della Montagna – 194 km- 2 h circa.

Nel pomeriggio, per Corso San Maurizio e Corso Regina Margherita si raggiunge la tangenziale sud, quindi autostrada A32 del Frejus- uscita per Bardonecchia e prosecuzione per Rochemolles fino al termine alla strada- parcheggio a circa 200 m. dal Rifugio Scarfiotti m. 2165- km. 112- 1 h e 30'

 

Cartina:IGC – Editore Fraternali N°1- Alta Valle Susa (1/25000)

Editore Fraternali N° 3- Valle Susa ( 1/25000)

 

Mercoledì 22 Agosto

Arrivo a Torino, visita al Museo della Montagna, pranzo e arrivo in serata al Rifugio Scarfiotti.

 

Giovedi 23 Agosto

Dal Rifugio ( m. 2165) con il sentiero C11 si sale fino al Pian dei Prati m. 2600 circa; sulla destra del tornante della vecchia carrozzabile, s'imbocca il sentiero C15 percorrendolo fino a raggiungere il Passo dei Fourneaux Settentrionale m.3137. Seguendo il sentiero-balcone B18 sulla destra, con un saliscendi di circa un centinaio di m si superano nell'ordine i Passi dei Fourneaux Centrale e Meridionale, il Passo Galambra ed il suo vecchio ricovero abbandonato. Da qui, una piccola discesa per poi risalire a una sella di detriti che si trasforma in un ripido nevaio esposto ( che secondo le condizioni necessita dell'uso di una corda) e si raggiunge il ricovero del Vallonetto e poco sopra, la croce sulla Punta Centrale della Cima del Vallonetto 3217 m.

Dalla vetta, si scende verso est nel nevaio, fino a raggiungere l'evidente cresta del Peyron; la si percorre e, superando il Colle Peyron, si arriva alla croce di vetta del Truc di Peyron 3189 m.

Dalla croce di vetta si torna indietro per un centinaio di m e scendendo senza traccia obbligata in direzione nord si raggiunge nuovamente il ricovero del Galambra. Svoltando a sinistra in direzione sud-ovest, per cresta, si raggiungono i due torrioni che compongono la Punta Galambra 3150 m, facendo molta attenzione all'instabilità dei blocchi su un notevole strapiombo.

A circa 4 h e 30' dal rifugio, siamo così alla terza cima della nostra cavalcata di 3000 m.

Dalla Punta Galambra si ridiscende al ricovero; si ripercorre a ritroso il sentiero fatto all'andata e si arriva al Passo dei Forneaux Settentrionale e da qui, dopo aver aggirato un torrione ed un ultimo impegnativo tratto di roccette , la traccia giunge all'evidente Cima di Fourneaux 3206 m.

Ritornati verso il Passo dei Forneaux s'imbocca il sentiero di cresta che conduce alla quinta cima della nostra gita: Punta Sommeiller 3332 m a circa 6 h dalla partenza.

Dalla vetta del Sommeiller basta seguire in discesa la larga cresta detritica con direzione nord-est per giungere ad una piccola sella e quindi alla sommità triangolare della Punta d'Ambim m. 3264 (ometto) che costituisce il nostro sesto 3000 della giornata. ( 6h e 30' dalla partenza).

Ritornati nei pressi della Punta Sommeiller, una traccia non molto evidente, in direzione sud-sud-ovest, conduce nelle vicinanze dell'incrocio dei sentieri C11/C15 dell'andata e quindi al Rifugio (in totale 9/10 h. senza considerare le soste).

Nota bene: le possibilità di modificare il percorso sono varie, rendendolo più corto e veloce a seconda della quantità e qualità della neve che troveremo strada facendo. In caso di poca visibilità per nebbia si eviteranno le cime più esposte.

 

Venerdì 24 Agosto

Dal Rifugio Scarfiotti, in auto, si percorre una parte di strada del rientro. Superato Salbertrand ( possibilità di acquistare cibo per la gita) si svolta a sinistra per Estenc e si prosegue fino alle Grange della Valle m. 1840 , dove si parcheggia- km 45 dall rifugio – 1 h.

Abbandonate le auto si passa vicino alla cappelletta e si attraversa il paesino seguendo il sentiero a mezzacosta. Si imbocca il sentiero B7 che si inoltra nel lariceto nei pressi di una casa addossata ad un grosso masso. Da qui si prosegue nel lariceto fino alle Grange Clot di Brun dove ci si può rifornire di acqua. Si continua sempre a mezzacosta su sentiero ben segnalato con belle vedute sul forte di Exilles e sulla Valle Susa, poi con salita lieve e costante si taglia il vallone erboso sotto la Cima del Vallone.

Poco prima di arrivare ai Denti di Chiomonte, torrioni di varie forme e dimensioni di roccia calcarea, si incontra l'imbocco inferiore del Pertus ( 2 h.). Secondo le condizionbi del tunnel si valuterà il suo attraversamento, con uscita sul versante settentrionale di Touillie ( 30 '). Da qui, una breve salita ci condurrà alla Cima dei Quattro Denti 2108 m.

Unica difficoltà di questo itinerario è un po' di attenzione per non scivolare lungo i traversi erbosi.

Dalla Cima, scendendo qualche centinaio di m si incontrerà l'imbocco del Pertus preso all'andata, quindi il sentiero B7 ci riporterà alle macchine per il rientro a Imperia ( ore 4 e 30' comprendendo l'attraversamento del tunnel e senza considerare le soste).

 

Nota bene: per poter prenotare i posti al rifugio è necessario confermare la propria partecvipazione entro giovedì 2 agosto versando un acconto di 20 € ai Capi-Gita.

 

 

 

 

 

 

All'atto dell'iscrizione ad una gita, il partecipante si impegna ad osservare quanto segue:

 in considerazione dei rischi e dei pericoli inerenti allo svolgimento dell'attività in montagna, esonera il CAI e i direttori di gita da ogni responsabilità civile per infortuni che avessero a verificarsi durante la gita sociale;

 il Capo gita rappresenta ad ogni effetto la direzione; egli ha facoltà di modificare il programma, l'orario e l'itinerario. Tutti i partecipanti devono uniformarsi alle sue istruzioni;

 in caso di avverse condizioni meteorologiche e ambientali la gita potrà essere annullata, sostituita o rimandata a data da destinarsi;

 accettare con spirito di collaborazione le direttive dei direttori di gita, evitando di creare situazioni difficili o pericolose per la propria e l'altrui incolumità;

 i partecipanti sono tenuti ad osservare le istruzioni dell’organizzatore ed a tenere un comportamento confacente al buon vivere sociale;

 rimanere uniti nella comitiva evitando "fughe" o inutili ritardi e non seguire, senza autorizzazione, percorsi diversi da quello stabilito dal capo gita;

 nel caso che un partecipante decidesse di allontanarsi volontariamente dalla gita in corso, esso viene dichiarato “fuori gita” dai capi gita alla presenza di testimoni;

 nelle gite che presentino difficoltà alpinistiche e/o escursionistiche è data facoltà al capo gita di valutare l'idoneità dei partecipanti e di unirli eventualmente ad altra comitiva con programma meno impegnativo, o di escluderli;

 le gite di scialpinismo o con racchette da neve potranno subire variazioni in base alla situazione di innevamento. Per tutti i partecipanti all'attività scialpinistica è obbligatorio avere al seguito l'apparecchio A.R.V.A., pena l'esclusione dalla gita stessa;

 i partecipanti alle gite devono obbligatoriamente disporre di idoneo equipaggiamento, adeguato alle caratteristiche tecniche e ambientali della gita (sono vietate le "scarpe da ginnastica" o le calzature basse in genere), pena l’esclusione dalla gita stessa;

 i minori devono essere accompagnati da persone adulte, garanti e responsabili;

 la tempestiva iscrizione alle gite è condizione indispensabile ed inderogabile per la partecipazione; essa deve essere comunicata in sezione entro la data indicata sul programma, in modo da consentire eventuali prenotazioni di rifugi ed attivare - se richiesta - l'assicurazione infortuni prevista per i partecipanti alle attività sociali del Club Alpino Italiano;

 in caso di prenotazione di rifugi o alberghi è necessario versare una caparra;

 il programma dettagliato della gita sarà esposto in Sede entro il giovedì precedente allo svolgimento della gita con l’indicazione dell’attrezzatura necessaria;

 l’equipaggiamento indicato è da considerarsi obbligatorio;

 per le gite in pullman, la quota di partecipazione deve essere versata all'atto dell'iscrizione; i Soci hanno diritto alla precedenza, nei confronti degli altri partecipanti, fino alla data prevista per la prenotazione, come da calendario;

 la partecipazione alle gite è aperta a tutti i soci CAI ed ai simpatizzanti (vedi assicurazioni non soci);

 al Capo gita è data la facoltà di valutare l’idoneità dei partecipanti ed eventualmente escluderli dalla stessa.

 avere sempre con sé un documento d’identità e la tessera CAI (per i soci);

 

Le escursioni si svolgono su sentieri ed in ambienti che per propria natura possono presentare margini di rischio che non possono essere del tutto eliminati attraverso le tecniche di sicurezza che verranno sempre e comunque adottate. Il partecipante, dunque, deve essere pienamente consapevole del fatto che un escursione su sentiero può presentare pericoli oggettivi “ineliminabili”.

 

Piazza Ulisse Calvi, 8 - 18100 Imperia – – tel/fax 0183 273509

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