CLUB ALPINO ITALIANO
SEZ. IMPERIA - ALPI MARITTIME

Escursionismo- Becco Alto d'Ischiator

Sabato 30- Domenica 31 luglio- escursionismo

BECCO ALTO D'ISCHIATOR (2996m)

( Grand Cimon de Rabuons-Valle Stura)

 

Direttori: Luca Ghirardo tel..380 421 9075- Gianni Calvi tel. 347 807 0330

Difficoltà: EE/F

Quota Partenza: 1550 m.

Dislivello in salita : 1° giorno : 544 m- 2° giorno: 932 m

Cartografia: Fraternali Editore -Foglio n° 13 “ Alta Valle Stura di Demonte” 1/25.000

Accesso Stradale: da Imperia- SS 20 del Colle di Nava – Ceva- Mondovì- Borgo San Dalmazzo- Demonte – Vinadio- Frazione Pianche- Bagni di Vinadio- Besmorello- Ponte del Medico ( Km. 180- 3 h. circa).

 

Elegante vetta posta sul confine tra l'Italia e la Francia; il suo profilo dalla Bassa Valle Stura ricorda il Cervino. Consente una vista strepitosa a 360° sulle valli e cime circostanti, dai più lontani Monte Matto ed Argentera ai più vicini Punta Gioffredo, Monte Laroussa, Cima di Corborant e Monte Tenibres, fino al Monviso ed oltre. Splendido il colpo d'occhio sul sottostante Lago di Rabuons e sui vicini Laghi Chaffour.

 

Itinerario

Primo Giorno: dal parcheggio di Ponte del Medico ( 1550 m), si segue dapprima per breve tratto la carrareccia e poi il sentiero”Whimper” ( in ricordo del cavallo che portò per anni viveri al Rifugio) che, in graduale salita, si inerpica sulla destra idrografica del Vallone d'Ischiator e passa accanto ad un salto roccioso caratterizzato dalla pittoresca cascata Pisciai. Attraversato il Rio Ischiator su un ponte, si perviene ad un ampio e spettacolare altipiano che si percorre lungo la sterrata fino a raggiungere una catena che sbarra la strada: di qui si diparte la mulattiera che, procedendo verso destra, si avvicina nuovamente al corso d'acqua e lo supera su un ponticello in legno portandosi sulla sinistra orografica del vallone per giungere in breve al rifugio Migliorero ( 2094 m- 2h circa ) adagiato su un piccolo poggio roccioso dominante il Lago Inferiore di Ischiator. A scelta, possibilità di pernotto nel Rifugio ovvero in tenda nell'area appositamente destinata sulle sponde del lago.

Secondo giorno: lasciato il rifugio ed oltrepassato su una passerella di pietre il doppio bacino del Lago Inferiore di Ischiator ( 2064 m) si sale lungo il sentiero ( P26) che, con ampi tornanti, tra sfasciumi ed erba, risale la sinistra orografica dell'ampia conca. A quota 2295 m si lascia a sinistra il sentiero principale ( direzione Cima di Corborant) e, voltando a destra, si risale la diramazione che, portandosi su un arrotondato crinale, raggiunge il bivio per il Passo Laris ed il Becco Alto di Ischiator ( palina su masso); prendendo a destra, con tornanti sempre più stretti, si risale un ripido pendio erboso, si passa accanto ad un ricorevo militare in pietra e si perviene al Passo di Laris ( 2757 m- 2 h circa).

Dal passo, per tracce di sentiero ( bolli rossi) tra massi e pietre instabili (prestare attenzione) si scende, perdendo poche decine di m. di dislivello, sul versante opposto ( Comba di Lasris) e, sempre tra sfasciumi, si attraversa da sinistra verso destra un ripido pendio ( residuo nevaio anche a stagione avanzata) sovrastato da una fascia rocciosa.

Raggiunto il termine della conca, la traccia ( sempre segnalata) volge a sinistra e, con successivi balzi ( passi di 1°- prestare attenzione), attraverso una evidente cengia ascendente di colore grigiastro, conduce ad una panoramica spianata sassosa dalla quale si vede la nostra meta ormai prossima ed il panorama si pare in tutta la sua bellezza.

Superata la spianata verso destra (ometti- bolli rossi) si perviene alla base della piramide sommitale che si risale seguendo la traccia che passa vicino ai ruderi di una costruzione, ex ricovero militare, e con rapidi cambi di direzione, si porta sullo spartiacque principale Stura- Tinée raggiungendo infine l'allungata vetta del Becco Alto d'Ischiator ( 2996 m- 3h- croce di vetta- ometto- cippo di confine 78/6)

Discesa: per l'itinerario di salita, prestando particolare attenzione, sopratutto nel tratti sottostanti la cima, al fine di evitare la caduta accidentale di pietre.